(Adnkronos) – Hanno messo in commercio a livello internazionale dispositivi biomedici contraffatti e pericolosi per la salute dopo aver violato il brevetto di un'azienda di Candiolo, Torino, che opera nelle biotecnologie. Al termine dei controlli, a quanto apprende l'Adnkronos, è scattato a dicembre il sequestro di centinaia di dispositivi in tutte le sedi (legali, operative, distaccate, magazzini e depositi) delle società coinvolte nell'indagine, anche in Europa. Contraffazione e alterazione di un brevetto industriale nel campo delle biotecnologie mediche con la fabbricazione e messa in commercio di dispositivi in violazione dei diritti di proprietà intellettuale sono le principali accuse al centro dell'inchiesta di Torino che vede protagonista una rete internazionale ai danni della società Human Brain Wave (Hbw), un asset strategico nazionale nel settore della biomedicina e della difesa, detentrice del 'Sistema Rigenera', una metodica in grado di riparare organi umani e tessuti danneggiati attraverso innesti di cellule staminali. Una tecnologia innovativa sfruttata tra l'altro per kit di sopravvivenza forniti alle truppe ucraine, in quanto l'azienda collabora anche con la Nato. L'inchiesta è partita nel 2021 dopo la denuncia di Hbw, venuta a sapere che un'azienda turca stava commercializzando un disgregatore di tessuti, denominato Medicons-P, su imitazione del dispositivo coperto dal brevetto e con gli stessi scopi di utilizzo. La produzione è avvenuta grazie al supporto dei macchinari della società Ctsv, amministrata dal principale indagato nell'inchiesta, Armando Roggero, ex socio di Hbw; mentre la distribuzione del prodotto, in diversi paesi del mondo tra cui la Russia, è stata affidata a un'azienda irlandese. La vicenda, tuttora pendente davanti al Tribunale di Torino, si arricchisce dunque di un nuovo atto: a seguito di controlli nel periodo di commercializzazione, su disposizione del Gip, a fine dicembre scorso è scattata un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza che ha portato al sequestro dei dispositivi destinati a imitare i prodotti di Hbw e privi della certificazione medica. Secondo il giudice, i falsi prodotti non solo violano i diritti di proprietà intellettuale dell’azienda, ma pongono seri rischi per la salute pubblica e la sicurezza, data la loro natura medica. In particolare, il sequestro preventivo riguarda macchinari e dispositivi disgregatori di tessuti denominati 'Medimachine', 'Medigraft' e 'Medicons' e ogni documentazione tecnica e commerciale relativa alla loro produzione e distribuzione, in possesso delle società Syntec International Ltd., Ctsv Srl ed Emotec Srl. Ad essere indagati sono Armando Roggero, ad della Ctsv e già socio della Hbw; Raymond Gerard Sinnott, legale rappresentante della ditta Syntec International Ltd; Francesco Schittini, ad di Emotec e il medico Alessandro Icardi, tra i soci fondatori della Hbw ed ex membro del suo cda, considerato anello di congiunzione tra le società. Sarebbero loro i protagonisti dell'organizzazione il cui "programma criminale", secondo gli investigatori, è stato quello di fabbricare e poi mettere in commercio dispositivi contraffatti senza le necessarie certificazioni mediche convolgendo i mercati dell'Europa Orientale, Turchia, America Latina, Stati Uniti e Russia. Sono infatti accusati, tra gli altri reati, anche di associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità. “È interesse del Paese promuovere l’introduzione della cultura della tutela del patrimonio intellettuale e industriale anche a livello del diritto penale internazionale, ponendo particolare attenzione alla difesa strategica e multidisciplinare”, sottolineano i difensori dell'azienda Hbw, il team legale della International Lawyers Associates, fondata dall’avvocato Alexandro Maria Tirelli, oggi presidente delle Camere Penali Internazionali. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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